Suinetti di alta qualità 1/3

L'industria suinicola si trova attualmente ad affrontare molteplici sfide, tra le quali una delle più significative è la mortalità degli animali nelle diverse fasi di produzione. In quest’ambito, dovuto all'inarrestabile aumento del numero totale di nascite...

L'industria suinicola si trova attualmente ad affrontare molteplici sfide, tra le quali una delle più significative è la mortalità degli animali nelle diverse fasi di produzione. In quest’ambito, dovuto all'inarrestabile aumento del numero totale di nascite per covata, conseguenza degli enormi progressi genetici prodotti da questo punto di vista negli ultimi anni, ci troviamo di fronte alla necessità di procedere con la massima efficienza a disposizione con l'obiettivo (e la necessità) di ottenere la maggiore numerosità e la migliore qualità dei suinetti possibile.

Luis SANJOAQUIN

 

Si parla sempre di quantità come valore di riferimento, ma raramente si parla di qualità, pur essendo questo un aspetto chiave e fondamentale nello sviluppo dei suinetti dallo svezzamento alle successive fasi di sviluppo (periodo di transizione-magronaggio e ingrasso).

Suinetti di alta qualità

(in termini di età e peso) permetteranno di ridurre sia la percentuale di mortalità (che è essenziale), sia l'uso di antibiotici e trattamenti utilizzati, aumentando così il benessere dei suinetti stessi nella fase successiva. Lo scopo di questo articolo è quello di evidenziare gli aspetti chiave per raggiungere questo obiettivo; alcuni saranno menzionati molto brevemente e altri fattori saranno spiegati in modo più approfondito. Tuttavia, tutti sono di grande importanza, poiché in pochi casi le soluzioni sono prodotte dalla correzione di un solo fattore dato che nella maggior parte dei casi è la somma di piccoli miglioramenti che permettono il progresso maggiore.

 

1. STATO SANITARIO DELLA MANDRIA

Mantenere la nostra azienda il più stabile possibile verso i diversi agenti patogeni presenti è essenziale per ottenere la massima qualità nei nostri suinetti svezzati. Può sembrare ininfluente, ma tutto ciò che riguarda le scrofe gravide può influenzare la qualità e il peso dei suinetti al parto, che è strettamente correlato alla loro qualità allo svezzamento. Pertanto, è essenziale un perfetto adattamento sanitario agli agenti patogeni che possono colpire le nostre scrofe, poiché qualsiasi situazione sfavorevole dal momento dell'accoppiamento fino al parto può influenzare notevolmente il peso e la qualità dei suinetti stessi.

 

 

 

 

2. MORTALITÀ DELLE SCROFE

Parlando della qualità dei suinetti allo svezzamento questo è un punto chiave. Una percentuale più elevata di scrofe da rimonta (scrofe più giovani introdotte per mantenere l'obiettivo di fecondazioni e non perdere numeri a causa di una maggiore mortalità) spesso implica un peggiore adattamento sanitario e situazioni che possono influenzare la qualità del suinetto alla nascita/svezzamento. A sua volta, una percentuale più alta di queste scrofe equivale ad un peso alla nascita inferiore (100 grammi meno in media) rispetto alle scrofe multipare (Thinkinpig 2015 dati inediti), oltre a una produzione di colostro inferiore (Devillers et al 2007) anche se, in base a diversi studi, ciò non è correlato a una minore concentrazione di immunoglobuline (Quesnel 2011). Questo significa anche che i suinetti sono meno protetti contro le sfide sanitarie delle diverse fasi. Spiegazioni più dettagliate verranno date in seguito.

 

L’approccio è differente nel caso di studi condotti in altri paesi europei o in altri continenti che utilizzino cause di mortalità diverse.

 

3. Igiene, pulizia e disinfezione delle strutture

 

 

 

4. ALIMENTAZIONE PERIPARTUM DELLE SCROFE

È un periodo molto breve ma vitale per la scrofa; soprattutto per le scrofe iper-prolifiche dove le necessità degli ultimi giorni di gestazione e dei primi giorni di lattazione sono molto elevate. L'apporto di sostanze nutritive è necessario per lo sviluppo fetale, lo sviluppo mammario, il mantenimento della scrofa e la produzione di colostro. Una volta avvenuto il parto, i nutrienti sono necessari per il mantenimento della produzione di latte; la regressione dell'utero richiede anche quantità significative di aminoacidi nel sangue. Lavorare correttamente durante questo periodo è necessario per il buon sviluppo della scrofa e dei suinetti durante la lattazione. È importante ricordare che, se la scrofa si prende cura dei suinetti noi dobbiamo prenderci cura delle scrofe.

Studi recenti mostrano che l'assunzione di cibo in un periodo inferiore alle tre ore dall'inizio del parto e alle sei ore dopo la fine del parto riduce significativamente la percentuale di nati morti. Il consumo alimentare favorisce le contrazioni e riduce significativamente la lunghezza del parto, che è correlata alla percentuale di nati morti, poiché più lunga è la durata del parto, maggiore è il numero dei nati morti. Uno studio di Thinkinpig (2016 - dati inediti) mostra che le scrofe che partoriscono impiegando più di cinque ore hanno avuto il doppio dei nati morti rispetto alle scrofe che hanno partorito in un tempo più breve.

 

5. ASSISTENZA AL PARTO

Una volta iniziato il parto, dobbiamo riconoscere le contrazioni della scrofa e la velocità di parto dei suinetti. Siamo tutti consapevoli del fatto che la probabilità di nascita di soggetti morti è maggiore nei suinetti partoriti per ultimi ed è per questo motivo che il monitoraggio e l'attenzione particolare rivolta agli ultimi suinetti è fondamentale per ridurre significativamente la percentuale di nati morti. Inoltre, il rischio di ipossia è maggiore nei suinetti nati più tardi e ciò implica un minor consumo di colostro da parte dei suinetti meno vitali. Con il progredire del parto i tempi di reazione della scrofa, relativi all’ultimo suinetto rilevato, diminuiscono (esperienza lavorativa propria). Esistono diverse strategie per ridurre la natimortalità, a partire dal comportamento della scrofa e dallo stress, dalle sue condizioni corporee, fino agli aspetti nutrizionali (alimentazione e acqua), l'uso di ormoni per la sincronizzazione e la riduzione della durata ove necessario.

 

 

 

6. QUALITÀ DEL SUINETTO ALLA NASCITA

Gli enormi progressi genetici nell' iperprolificità degli ultimi anni hanno portato ad un aumento delle dimensioni della covata. Questi progressi hanno comportato un maggior numero di suinetti, che a sua volta implica una maggiore percentuale di suinetti di peso inferiore a 1 chilo e una maggiore percentuale di mortalità nella fase di lattazione.

 

 

È necessario concentrare l'attenzione su questi suinetti di peso ridotto per ridurre la mortalità nei primi giorni post-partum.

 

 

 

Rimanete sintonizzati per la 2°parte della serie Suinetti di alta qualità.

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