Come ridurre al minimo lo stress dei suinetti

In questo articolo, approfondiremo la tematica dello stress in sala parto e cosa si può fare per ridurlo al minimo.

Indice:

  1. Sintomi dello stress nel suinetto
  2. Cause dello stress nel suinetto in sala parto
  3. Impatto dell'uomo sul comportamento dei suini
  4. Come la gestione dei suinetti influisce sullo stress

Tutti i principali eventi nella vita di un suino causano stress. Gli allevatori di suini sono solitamente concentrati sullo stress da trasporto e svezzamento, quest'ultimo oggetto di molte ricerche. Tuttavia, non dovremmo trascurare quello “in utero”, il parto e lo stress pre-svezzamento.

Negli ultimi decenni, il fenomeno dello stress da calore intrauterino (IUHS) è stato evidenziato a causa dei suoi effetti duraturi sull'apporto energetico e sulla crescita (Maskal et al., 2020). La mortalità perinatale dei suinetti causa perdite significative nel settore, principalmente a causa dello schiacciamento delle scrofe, sebbene lo stress svolga un ruolo. Infine, lo stress in sala parto durante le prime settimane di vita porta a pesi pre-svezzamento inferiori, un importante predittore di prestazioni future.

  

  

Lo stress è difficile da individuare perché costituisce un normale processo fisiologico. Quando un organismo è sottoposto a condizioni tutt'altro che ideali, deve adattarsi per sopravvivere. Ad esempio, se le temperature si abbassano, i suinetti producono più calore per stare al caldo modificando il loro comportamento, raggruppandosi insieme o cercando riparo. L'obiettivo è quello di mantenere l'omeostasi: l'equilibrio interiore di tutti gli organismi viventi.

In condizioni normali, i suini sani possono adattarsi alle sfide legate all’ambiente. Tuttavia, l'equilibrio può perdersi a causa di fattori intrinseci (basso peso, bassa vitalità) o estrinseci (competizione tra pari, ambiente sfavorevole, agenti patogeni). I fattori di stress sono eventi che spingono il suino fuori dall'omeostasi e provocano una risposta adattiva. Se la risposta è insufficiente (o il fattore di stress troppo intenso o prolungato), si evidenziano nel suinetto i sintomi di stress: 

  • Ritardo nella crescita
  • Basso livello di attività
  • Separazione dalla nidiata
  • Crescita ridotta
  • Comportamenti aberranti (come mordere la coda)
  • Aumento dei combattimenti all’interno della nidiata
  • Diarrea e altre malattie
  • Aumento della mortalità

I fattori di stress agiscono sia singolarmente che contemporaneamente, motivo per cui si vede un effetto a “palla di neve”. Un esempio tipico è l'ipossia (bassi livelli di ossigeno) dovuta alla distocia che porta a una diminuzione dell'assunzione di colostro, che porta al raffreddamento, che porta a movimenti più lenti, che porta allo schiacciamento.

Quando vedi un problema, come la diarrea, è facile intervenire.

Il problema con lo stress è che di solito porta i suinetti al limite dell’adattabilità senza mostrare alcun segno. In questo caso, non si vedono le conseguenze dello stress, se non sul bilancio aziendale. 

La migliore strategia per gestire lo stress nei suinetti in pre-svezzamento e svezzamento è capire le sue cause, piuttosto che andare a cercare i suoi segni.

  

  

Nell'allevamento industriale suinicolo, i suini sono portati al limite delle loro capacità fisiologiche per massimizzare la produzione. Ciò significa che i suini negli allevamenti moderni sono già sottoposti a molto stress. Per questo motivo, quando qualche fattore negativo interviene in un allevamento moderno e tecnologico, questo ha un impatto maggiore rispetto a quando accade in sistemi più tradizionali.

In breve, una serie di fattori possono diventare fattori di stress in sala parto, dalla temperatura al sovraffollamento, dagli agenti patogeni alla sovra-manipolazione. Pertanto, la gestione adeguata delle sale parto è la migliore strategia per gestire lo stress e i suoi effetti.

Queste le cause più importanti dello stress dei suinetti in sala parto:

Temperatura

I suinetti hanno un elevato rapporto peso/superficie corporea, il che significa che perdono calore a un ritmo più veloce rispetto agli adulti. Inoltre, i suinetti non hanno il "grasso bruno" presente nella  prole di altre specie. Ciò significa che i suinetti affrontano un aumentato rischio di raffreddamento. Questo è il motivo per cui l'asciugatura e lo sfregamento sono così importanti nell'assistenza al parto.

Fornire fonti di calore esterne è una strategia comune per evitare il raffreddamento. Tuttavia, non tutti i suinetti sono in grado di raggiungere la zona “nido” e potrebbe essere necessario abituarli a farlo. Anche il controllo della temperatura in sala parto è una buona idea. 22 °C è un compromesso appropriato tra la temperatura più adatta per i suinetti e per le scrofe. I suinetti appena nati stanno meglio a circa 30-35 °C, mentre per le scrofe sono ideali temperature inferiori intorno  di 15-20 °C.

Una complessità ulteriore deriva dal fatto che temperature più elevate possono causare anoressia nelle scrofe e quindi diminuire la produzione di colostro / latte, che ha conseguenze disastrose per i suinetti. 

Il calore stesso può anche agire come un fattore di stress. In effetti, Johnson et al. (2018) hanno dimostrato che lo stress da calore nei primi periodi di vita (pre-svezzamento) predispone i suinetti a maggiori effetti di stress nella fasi di crescita successiva, specialmente durante lo svezzamento.

 

Competizione all’interno della nidiata

Uno degli obiettivi principali dell’allevamento negli ultimi decenni è stata la prolificità (il numero di suinetti per nidiata). Sfortunatamente, questo benchmark di produzione ha avuto conseguenze negative. Le nidiate di grandi dimensioni aumentano la concorrenza tra i suinetti della nidiata e, in parte, a causa della prolificità, la mortalità dei suinetti ha penalizzato pesantemente il settore.

La competizione nella nidiata diventa un ovvio fattore di stress quando non ci sono abbastanza capezzoli disponibili per tutti i suinetti. I suinetti sottopeso o meno vitali dovranno sprecare risorse preziose per combattere per il loro posto alla mammella.

Se la situazione è ulteriormente complicata da cattive condizioni ambientali, evidentemente i suinetti più piccoli non hanno alcuna possibilità. Ma anche se non muoiono, le loro prestazioni (ad esempio il peso allo svezzamento) saranno poco brillanti.

La competizione all’interno della nidiata inizia in utero, perché c'è meno spazio nell'utero per lo sviluppo (i suinetti piccoli diventano ancora più piccoli) e c'è un rischio maggiore di ipossia e persino carenza di ferro.

I suinetti cercano istintivamente i loro coetanei per il calore e la protezione.

In condizioni di stress, i loro alleati possono diventare i loro concorrenti peggiori

Un ulteriore fattore di complicazione è l'eterogeneità delle nidiate. Mentre i suinetti piu’pesanti prosperano in nidiate eterogenee quelli più piccoli sono vittime dello stress. Per questo motivo, il pareggiamento delle nidiate attraverso tecniche di “cross fostering” è fondamentale per ridurre la mortalità dei suinetti. Tuttavia, si dovrebbe prestare attenzione perché, come indicato da Calderón Díaz et al. (2018) e Huting et al. (2017), il “cross fostering” può essere dannoso per i suinetti di peso superiore quando vengono collocati accanto a suinetti di dimensioni paragonabili.

Il pareggiamento può causare molto stress ai suinetti! Pertanto, l'unità di parto dovrebbe avere una politica chiara e il personale dovrebbe essere addestrato correttamente per questa tecnica. Come regola generale, è necessario cercare di procedere con il baliaggio dei suinetti entro le prime 48 ore (non prima delle 12-24 ore dopo la nascita) e assicurarsi che abbiano avuto il colostro della loro madre biologica.

I più grandi rischi del “cross-fostering” sono procedere durante la prima settimana di vita (che causa molto stress) e mescolare i gruppi, cosa che aumenta drasticamente il rischio di diffusione delle malattie ( vedi sotto…)

 

Agenti patogeni

Le malattie infettive sono un'importante causa di mortalità in sala parto.

Tuttavia, possono essere anche causa di stress. Virus, batteri e parassiti attaccano il suinetto appena nato che cerca di difendersi da questi aggressori con la sua immunità innata e gli anticorpi salvavita che ha ereditato dalla madre attraverso il colostro.

Però nel caso gli agenti patogeni siano troppi, le difese alla fine si esauriscono. Inoltre, una delle conseguenze fisiologiche dello stress è che le risorse sono reindirizzate verso il mantenimento delle funzioni vitali di base; in altre parole, quando un suinetto sta lottando solo per stare al caldo, il suo corpo non investirà risorse nel suo sistema immunitario.

La "carica patogena" in sala parto è il concetto chiave da tenere a mente.

Gabbie sporche, straripamento dei liquami, parassiti e mancanza di disinfezione spesso sono causa di una moltitudine di agenti patogeni circolanti nell'ambiente; tale quantità può superare anche le difese dei suinetti sani.

Prendiamo i coccidi come esempio. Questi parassiti colonizzano la parete intestinale dei suinetti e si riproducono eliminando migliaia di strutture simili a uova chiamate "oocisti". Le oocisti sono molto resistenti alle condizioni ambientali. I coccidi spesso infestano le nidiate sane, producendo una diarrea da acquosa a pastosa che si traduce in perdite significative per l'allevatore. Pertanto, la biosicurezza, la pulizia e la disinfezione sono fondamentali per ridurre il carico di agenti patogeni.

Un'altra strategia che dovrebbe essere utilizzata per ridurre l'impatto degli agenti patogeni nel periodo pre-svezzamento è la vaccinazione delle scrofe prima del parto. Questa produce anticorpi specifici della malattia che vengono poi trasmessi ai suinetti attraverso il colostro. Particolarmente importante è la vaccinazione contro la diarrea neonatale (ND) causata da diversi agenti patogeni come C. perfringens tipo A. Per i coccidi, i suinetti invece dovrebbero ricevere coccidiostatici come metafilassi.

Le condizioni non igieniche aumentano il carico patogeno.

Tuttavia, lo stress è il fattore determinante che spinge i suinetti “oltre l’equilibrio”

Sovraffollamento e scarso design della gabbia - parto

Le aziende affrontano una situazione difficile. Il sovraffollamento è una delle principali cause di stress nei suinetti, ma ha senso dal punto di vista finanziario massimizzare lo spazio e il lavoro.

Nei primi giorni di vita, i suinetti non hanno bisogno di molto spazio. Tuttavia, a causa del loro rapido tasso di crescita, ciò cambia rapidamente. Se i suinetti hanno bisogno di lottare per l'accesso alle risorse, l'aggressività e la competizione possono diventare un problema, portando allo stress i compagni di nidiata più deboli.

Questo di solito è solo un problema per le nidiate più numerose.

I pavimenti fessurati aumentano anche la necessità di fonti di calore esterne e possono aumentare i comportamenti indesiderati. Dal punto di vista del benessere degli animali, la preoccupazione più urgente nel settore è la restrizione delle scrofe per ridurre lo schiacciamento.

Il sovraffollamento non è un grosso problema in sala parto, ma è certamente un fattore di stress principale nelle aree di crescita e finissaggio.

Quindi, cosa ha a che fare questo con l'unità di parto? Bene, dal momento che il parto in banda ha visto aumentare la sua popolarità – e certamente ha molti vantaggi – gli allevatori farebbero bene a evitare la sua principale insidia: il sovraffollamento. Se la banda non viene gestita  correttamente, le aree di crescita e finissaggio dovranno affrontare un grave problema di sovraffollamento. Per un flusso e capacità ottimale in sala parto, la sincronizzazione delle scrofette con altrenogest si è dimostrata uno strumento efficace.

 

Il sovraffollamento porta allo stress e aumenta i comportamenti indesiderati come la morsicatura della coda.

Aggressività, comportamenti aberranti e ambienti impoveriti

L'aggressività e i comportamenti anomali sono sia la causa che il risultato dello stress nei suinetti. Esplicitiamo questa affermazione.

Un certo grado di comportamento aggressivo è normale nei suinetti; in effetti, parte di esso si manifesta come gioco. L'aggressività è regolata all'interno della nidiata da due fattori: il respingimento e la possibilità di reindirizzamento. Quando i suinetti si difendono, l'aggressività diventa in qualche modo ritualistica e serve a stabilire una gerarchia. Tuttavia, quando un suinetto è indifeso, il peso dell'aggressività è maggiore e ne consegue lo stress, portando quel suinetto a un rischio maggiore di diventare vittima di aggressione. Questo è il motivo per cui i suinetti più piccoli in nidiate eterogenee subiscono più aggressività.

La maggior parte dei comportamenti aggressivi mira a stabilire una gerarchia, non a ferire gli altri. Di solito, il suinetto sconfitto deve segnalare che concede l'accesso alle risorse allontanandosi. Quando i suinetti non hanno lo spazio per muoversi o subire la conseguenza sarebbe la morte, devono quindi resistere e l'aggressività si intensifica, portando a stress generale e ancora più aggressività.

Ad esempio, se non ci sono abbastanza capezzoli, la frequenza e l'intensità dell'aggressività aumentano.

I comportamenti aberranti come il morso della coda sono di solito comportamenti "reindirizzati". Tutti gli animali hanno determinati comportamenti che sono “automatici”. Quando non possono esprimere questi comportamenti a causa di un ambiente impoverito, reindirizzano i loro impulsi verso un oggetto anormale.

Ad esempio, si potrebbe sostenere che mordere la coda è un comportamento reindirizzato del gioco. Fornire materiali per il gioco riduce significativamente la morsicatura della coda. Effettivamente, fornire paglia può ridurre la morsicatura della coda del 50% (Sutherland & Tucker, 2011).

 

La paglia e altri materiali per il gioco consentono ai suinetti di esprimere i loro comportamenti naturali. Tuttavia, questi substrati creano problemi intrinseci di biosicurezza.

  

L'interazione uomo-suino è una di quelle rare aree in cui “meno” è meglio.

Nell'area di parto, una buona abilità inizia con la manipolazione delle scrofe, che sono animali grandi e pericolosi. Spostare le scrofe alle gabbie parto è un compito che dovrebbe essere lasciato a chi ha esperienza e tatto. Gli addetti professionali di solito mantengono un comportamento calmo, sono pazienti e non ricorrono mai a grida o colpi. Questa calma ha un effetto sorprendente sulle scrofe, che sembrano obbedire di loro spontanea volontà, rispetto ad addetti inesperti, che spesso si imbattono in problemi.

Quando si eseguono attività come la pulizia, il controllo delle mangiatoie e la manipolazione dei suinetti, è importante lavorare in modo efficiente ma con calma. Preparare tutto ciò di cui si ha bisogno in anticipo per evitare di dover maneggiare i suinetti due volte.

Mentre ci si muove in sala parto, farlo con sicurezza, silenzio e senza movimenti bruschi è l’ideale. Le urla non dovrebbero essere permesse. I suini sono animali molto sensibili, quindi se qualcosa è fastidioso per noi, è probabile che lo sia anche per i suinetti e potrebbe causare stress. Se non c'è motivo per stare in sala parto, non ci si dovrebbe stare!  Non è solo un problema di biosicurezza, ma può anche portare a stress.

Ciò non significa che la sala parto debba essere lasciata incustodita. Al contrario, i suinetti e le scrofe dovrebbero essere abituati a vedere le persone, ed è importante che gli operatori tengano d'occhio le malattie e le altre problematiche.

  

Durante il periodo pre-svezzamento, ci sono alcuni importanti interventi di cura e gestione dei suinetti che devono essere attuati. Alcuni dei più importanti sono:

  • Castrazione
  • Taglio della coda
  • Taglio dei denti
  • Marcatura auricolare
  • Pesatura
  • Profilassi della coccidiosi
  • Supplementazione di ferro

Ognuno di questi interventi è un fattore di stress a sé stante. È noto che la castrazione porta ad una diminuzione transitoria dell'assunzione di latte e ad altri sintomi di stress. Lo stesso si può dire del taglio della coda e del taglio dei denti. Anche se questi interventi gestionali vengono eseguiti con competenza, i suinetti sono sottoposti a stress.

Ci sono anche preoccupazioni per il benessere degli animali relative a pratiche come la castrazione e il taglio della coda. In Europa, negli ultimi anni c'è stata una spinta per verso l’eliminazione di queste pratiche nell’allevamento suinicolo industriale.

Ad esempio, la maggior parte dei suini nei paesi dell'Europa settentrionale sono ancora castrati; tuttavia, Spagna, Irlanda e Regno Unito hanno una lunga tradizione di risultati relativi a maschi non castrati.

È probabile che, in futuro, l'industria virerà verso un approccio “no-manipolazione”. Questo ha senso dal punto di vista dello stress ed è ciò a cui dovremmo mirare nelle nostre aziende suinicole. La gestione dovrebbe essere ridotta al minimo e dovrebbe essere fatta con manipolazioni ridotte al minimo.

Le iniezioni sono un buon esempio di questo approccio minimalista. Mentre in passato i coccidiostatici e il ferro venivano iniettati separatamente, alcuni prodotti consentono agli allevatori di dimezzare le iniezioni, riducendo la manipolazione e, in definitiva, lo stress.

  

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