Baliaggio dei suinetti in lattazione e impatto sulle performance

Cosa è il baliaggio? Benefici e svantaggi del baliaggio. Come scegliere le balie? Peso e performance di crescita degli svezzati.

Indice:

  1. Cos'è il baliaggio?
  2. Benefici del baliaggio
  3. Svantaggi del baliaggio
  4. Come scegliere le balie 
  5. Svezzamento dei suinetti e performance di crescita

Col miglioramento genetico, le scrofe producono covate più numerose. È diventata prassi nelle aziende suinicole che le scrofe abbiano più suinetti che mammelle. Anche il numero di suinetti piccoli è cresciuto. La conseguenza è che dal 12 al 15% dei suinetti nati vivi muoiono prima dello svezzamento (Vande Pol et al., 2021). Gli allevatori ricorrono a diverse tecniche in sala parto per ridurre questo dato. La principale è il baliaggio.

Parliamo di una tecnica di gestione aziendale in cui i suinetti sono spostati dalla madre biologica e messi in un’altra covata. Gli obiettivi sono di avere covate più uniformi e permettere a tutti i suinetti di accedere a mammelle funzionanti per migliorare la sopravvivenza dei soggetti più piccoli.

Il baliaggio è usato nel 98% delle aziende (Calderon Diaz et al., 2018). Alcuni autori ritengono che il baliaggio dovrebbe essere più basso, al massimo il 5% dei suinetti dovrebbero esserne coinvolti (Calderon Diaz et al., 2018; Pajzlar e Skok, 2019). Molte aziende utilizzano il baliaggio nel 100% dei casi per massimizzarne i benefici (Muns et al., 2014).

Sono tante le tecniche utilizzate. Alla base il baliaggio si usa quando le dimensioni della covata superano il numero di mammelle disponibili e funzionanti per cui i suinetti in più vengono spostati in covate meno numerose, generalmente nelle prime 24 ore di vita. Alcuni allevatori che lo praticano precocemente lo utilizzano anche per standardizzare le dimensioni delle covate: piccole, medie o grandi. Quindi abbiamo due tipi di baliaggio.

Anche se non è raccomandato, i suinetti sono spesso spostati durante la prima, seconda o anche terza settimana di lattazione. Piuttosto che per uniformare le covate questo tipo di attività è legato al salvare i piccoli e a mantenere il peso delle covate il più uniforma possibile.

Lo smistamento è una tecnica simile e consiste nel prelevare i suinetti piccoli da più covate e baliarli con una nuova balia; di solito una scrofa che sta per essere svezzata. Altra tecnica è lo scambio di covate: se una è composta da suinetti che cominciano a deperire può essere scambiata con suinetti pesanti, con l’obiettivo di permettere ai piccoli di avere una madre migliore, mentre gli altri stimoleranno di più la scrofa che produce meno latte.

Il suo sviluppo nasce dalla necessità, dato che il numero di suinetti supera quello delle mammelle funzionanti. Ha perfettamente senso baliare i suinetti in scrofe con covate poco numerose e mammelle disponibili. Ecco alcuni benefici che ne derivano:

Calo della mortalità pre-svezzamento

È l’obiettivo principale del baliaggio. In accordo con molti autori il baliaggio aumenta la sopravvivenza dal 10 al 40% nelle covate (Heim et al., 2012).

Dare accesso a mammelle funzionanti

Standardizzare le dimensioni della covata permette un migliore accesso alle mammelle. Le scrofe oggi possono partorire 14-17 o più suinetti ma non avere la possibilità di allattarli (Vande Pol et al., 2021). Questi suinetti in più possono essere baliati con scrofe con covate meno numerose.

Dare accesso a mammelle piccole per i suinetti piccoli

Una delle ragioni del deperimento dei suinetti è che anche se hanno accesso alla mammella, è troppo grande per loro. È il caso delle scrofe anziane. Quindi il baliaggio dei suinetti piccoli con scrofe più giovani – che hanno spesso mammelle più piccole – migliora la loro sopravvivenza e consente una crescita normale.

Standardizzare le dimensioni della covata

Il baliaggio permette all’allevatore di uniformare le dimensioni della covata a 12-15 suinetti delle stesse dimensioni. In teoria, i suinetti più piccoli non saranno in competizione con i più pesanti per la mammella cosa che ne migliora la sopravvivenza pre-svezzamento creando covate leggere (Vande Pol et al., 2021).

Le covate uniformi riducono la competizione tra suinetti e permettono ai più piccoli l’accesso alla mammella.

Anche se molto praticato dagli allevatori è giusto sapere quali svantaggi il baliaggio può provocare.

Il baliaggio comporta maggiore lavoro e costi

Gli allevatori sanno che usare nuove tecniche in azienda comporta costi. Il personale può aver bisogno di training e il baliaggio può non risultare efficace se ci sono altri problemi in azienda. Per esempio: se una patologia infettiva sta provocando problemi ai suinetti, il baliaggio non può aiutare. Il punto maggiore è che l’allevatore dedica risorse preziose a un problema che non può essere risolto così.

Il baliaggio può non essere benefico per i suinetti pesanti

Uniformare le covate, per dimensioni e peso, beneficia i suinetti piccoli e ne aumenta la sopravvivenza. Resta un effetto negativo sui suinetti pesanti fino alla macellazione (Huting et al., 2017; Vande Pol et al., 2021). Nelle covate uniformi, i suinetti pesanti competono con soggetti di dimensioni uguali, quindi perdono il vantaggio che avevano nella loro covata d’origine. In più le covate grandi richiedono scrofe ad alta produzione lattea. Quindi occorre ricordare che il vantaggio deve essere valutato nel quadro d’insieme.

Il baliaggio può essere negativo per il benessere animale

Quando i suinetti sono baliati nelle prime 24 ore post-parto, prima che si sia stabilita la gerarchia della covata, si adattano bene alla nuova sistemazione (Calderon Diaz et al., 2018; Muns et al., 2014). Tuttavia, se la gerarchia si è già stabilita i suinetti dovranno ripetere questo passaggio arrivando a non alimentarsi per completarlo. Calderon et al. (2018) hanno osservato il baliaggio in una grande azienda in Irlanda. Hanno scoperto che il 59,2% dei suinetti baliati erano stati spostati dalla seconda settimana o più tardi.

Nella stessa ricerca sono state trovate più lesioni auricolari nei suinetti baliati in settimana 1 e più lesioni alla coda in quelli baliati in settimana 2. Questo comporta domande sul benessere animale. In ogni caso se il baliaggio si fa nelle prime 24 ore di vita (Muns et al., 2014) ciò non ha effetti negativi sulla covata.

Come regola generale non è mai una buona idea spostare un gruppo di suinetti da un gruppo di parto a un altro perché può contribuire alla diffusione delle malattie. In gruppo avremo scrofe in lattazione anziane o giovani.

La scrofa balia dovrebbe essere scelta per soddisfare le esigenze dei suinetti. I suinetti piccoli dovrebbero essere spostati a scrofe giovani, mentre i più grandi avranno una buona sistemazione nelle più anziane. Le primipare possono essere usate per il baliaggio, ma c’è una elevata probabilità di rifiuto dell’adozione. Alle scrofette non dovrebbero essere lasciate covate con più di 11 suinetti.

L’ordine di parto influenza le dimensioni della mammella e la capacità di nutrire i suinetti

I suinetti adottati si nutrono meglio se messi in una covata giovane, si adattano più velocemente. Inoltre, performano meglio se le dimensioni della covata sono simili a quella di nascita (Pajzlar e Skok, 2019).

Come regola base i parti, per le covate da adottare, non dovrebbero essere avvenuti da più di 4 giorni. L’eccezione è quando la balia è scelta tra le svezzate. In questo caso si forma una nuova covata di suinetti piccoli o di scarto e questo si chiama baliaggio di scambio.

I suinetti dovrebbero ricevere il colostro dalla madre. Se possibile sarebbe bene avere anche del colostro extra. Esistono prodotti commerciali a questo scopo con colostro e vitamine. Una volta che i suinetti sono stati baliati non dovrebbero essere più spostati. Alcuni sostengono che il mantenimento dell’uniformità delle covate può essere mantenuto anche durante la lattazione, ma le ultime ricerche non supportano questa pratica (Calderón Díaz et al., 2018; Vande Pol et al., 2021; Pajžlar & Skok, 2019).

A causa del numero di suinetti in più il rapporto tra suinetti pesanti e leggeri cambia da azienda ad azienda e così la pratica del baliaggio si dovrà adattare. Non ci sono regole semplici e gli allevatori dovranno spesso prendere decisioni al volo. Alcuni principi guida.

  • Non baliare suinetti malati con scrofe sane.
  • Non baliare scrofe malate.
  • Marcare i suinetti per evitare di spostarli ancora.
  • Prevedere lampade extra per i suinetti.
  • Assicurarsi che i suinetti abbiano avuto abbastanza colostro dalla madre biologica. 

Allo svezzamento, i suinetti subiscono uno dei momenti più critici e stressanti delle loro vite e non c’è spazio per errori. Per esempio, il peso allo svezzamento influenza di più le performance generali del cambio di alimento (Faccin et al, 2020). Il gap tra suini pesanti e leggeri è destinato ad aumentare col passare del tempo. I suini più pesanti allo svezzamento superano gli altri in ogni parametro: IPG, giorni per il peso, peso della carcassa. Faccin et al. (2020) hanno trovato che la differenza di peso tra suinetti pesanti 2,1 kg in più allo svezzamento al giorno 42 era aumentata a 5 kg. Nello studio di Calderon Diaz (2018) ha rilevato che i suinetti adottati hanno un rischio di mortalità più alto nel corso del ciclo produttivo. Ciò è dovuto al fatto che questi appartengono alle covate più leggere e quindi più a rischio dall’inizio.

In conclusione, il baliaggio ha lo scopo di diminuire la mortalità pre-svezzamento e di aumentare il peso degli svezzati. Questi obiettivi possono essere raggiunti col baliaggio precoce ma non continuando a mescolare i suini durante la lattazione.

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