Happy @ Home: Il benessere inizia dalla casa

Evento stampa dedicato all'importanza dell'arricchimento ambientale e di come la casa sia importante per il benessere animale.

Giovedì 5 maggio 2022, presso "Casa Lago" si è tenuto l'evento stampa dedicato al "Benessere del mondo animale" e di quanto la casa ne sia parte integrante. In occasione dell'evento è stato presentato alla stampa anche il nuovo prodotto di Ceva Salute Animale: Feliway Help!. 

La giornata, che ha visto la partecipazione di numerosi giornalisti di settore e non (Quattro Zampe, Pet B2B, L’Arca di Noè, Donna Moderna etc), è stata inaugurata da Stefania Badavelli, Country Manager di Ceva Salute Animale Italia. A seguire la dott.ssa Sabrina Giussani, Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale e Senior President S.I.S.C.A (Società Italiana Scienze del Comportamento Animale) ha specificato alla platea l'importanza di avere "Una casa a misura di gatto" e di quanto essa sia importante come "luogo di relazione con il cane". 

La giornata è stata poi caratterizzata dagli interventi di Francesca Frigerio, Responsabile Marketing Linee OTC di Ceva Salute Animale che ha parlato di "I feromoni e le novità di Feliway e Adaptil" e del dott. Guido Ferrari, Medico Veterinario e Veterinary Service Manager di Ceva Salute Animale che ha concluso la giornata parlando di "Protezione dell’animale (e la casa) dai parassiti". 

UNA CASA A MISURA DI GATTO a cura della Dott.ssa Sabrina Giussani

Il gatto trascorre grande parte della vita all’interno dell’ambiente domestico e, per assicurare il suo benessere, la casa deve rispettare le “necessità feline”: necessità primarie - come mangiare, bere, riposare, fare i bisogni - e necessità comportamentali - come arrampicarsi, esplorare, farsi le unghie, giocare -. Per sistemare la casa in modo che sia a misura di gatto è importante disporre in modo adeguato le risorse ed espandere lo spazio a disposizione.

In generale, il gatto gradisce trovare le risorse in ambienti diversi, così da rispondere a tutte le sue esigenze:

  • I pasti. Il gatto mangia più volte al giorno, anche di notte, fino a 15-16 piccoli pasti nelle 24 ore; per questo la dose completa di cibo secco deve sempre essere a disposizione del piccolo felino. A questa si può aggiungere un alimento umido, da consumare in compagnia del pasto della famiglia. È preferibile utilizzare una ciotola di ceramica perché questo materiale mantiene inalterato il gusto del cibo.
  •  L’acqua. Molti gatti gradiscono bere acqua corrente (dal bidet o dal rubinetto); per questo, oltre alla classica ciotola, è opportuno collocare una fontanella a riciclo d’acqua, possibilmente di ceramica. L’acqua deve sempre accessibile, fresca e in abbondanza.
  •  Igiene. Quando si tratta di bisogni personali, il gatto ama la privacy e la pulizia: per questo è consigliabile collocare le cassette in una zona discreta della casa, distante dai luoghi di passaggio e dalle stanze più rumorose. Meglio optare per una lettiera senza profumazione, con granuli di dimensioni medie e agglomerante. Il gatto gradisce utilizzare una lettiera sempre pulita: è necessario togliere la parte sporca almeno due volte al giorno. La maggior parte dei gatti preferisce utilizzare due cassette, una per l’urina e l’altra per le feci.
  •  Il riposo. Il piccolo felino ama dormire in compagnia della famiglia umana così da sentirsi accolto e al sicuro. Il gatto non riposa per lunghi periodi nello stesso posto ma lo cambia frequentemente. È possibile mettere a disposizione cuccette, morbidi cuscini o copertine di pile in luoghi nascosti o in bella vista, a livello del pavimento (come per esempio la cabina armadio, i ripiani più bassi della libreria, sotto il letto) o in zone sopraelevate (come per esempio le sedie o il divano).
  •  Il graffiatoio. Con le graffiature il gatto lascia segni paralleli tra loro e feromoni interdigitali, segnali chimici di comunicazione che indicano il suo passaggio e la sua presenza. Spesso, il piccolo felino emette le graffiature vicino ai luoghi di riposo prediletti o nei luoghi di passaggio (ad esempio, la porta d’ingresso o che accede al balcone). Per salvaguardare i mobili della casa è bene collocare almeno due tiragraffi verticali o orizzontali. Per ampliare lo spazio a disposizione è una buona idea posizionare un tiragraffi alto anche fino al soffitto, a più pali e con piani di riposo in altezza, in modo che possa anche osservare il mondo dall’alto, attività che, da felino cacciatore quale è, risulta molto gradita.
  •  I giochi. Oggetti in tessuto, palline, giochi con piume sono tra i preferiti. Meglio ancora se nascosti e tutti da scoprire all’interno di scatole, cartoni o sacchetti. Oltre a giocare da solo, il gatto ha bisogno di giocare anche con la famiglia umana: la sua attività di gioco non dura a lungo, solo pochi minuti divertenti e preziosi per conoscersi, divertirsi insieme e rafforzare il legame affettivo. È necessario evitare i giochi che impediscono al piccolo felino di “catturare” l’oggetto del desiderio come per esempio la luce del laser.
  •  Lo spazio. Il gatto sa esattamente cosa vuole: arrampicarsi e fare balzi da un mobile all’altro, vivendo l’altezza secondo una dimensione sconosciuta agli umani. Per questo è bene sfruttare la “terza dimensione” e allestire mensole, ripiani ed eventualmente appositi complementi d’arredo – vi sono pareti apposite di grande stile e design –. È fondamentale per il benessere del gatto poter accedere liberamente ad aree esterne messe opportunamente in sicurezza.
  • Una gestione poco attenta delle esigenze del gatto può diventare causa di stress ambientale, così come una gestione poco attenta della relazione può esserlo di stress sociale.

I segnali che il gatto manifesta per esprimere stress o disagio sono numerosi. Tra i più frequenti è possibile evidenziare paura o aggressività, emissione di urina e feci fuori dalla cassetta, aumentata attività di leccamento, marcature urinarie ed eccessive graffiature.
Per aiutarlo a far fronte allo stress sono d’aiuto i feromoni, messaggi di benessere che li aiutano a gestire meglio e prevenire situazioni di disagio.

LA CASA COME LUOGO DI RELAZIONE CON IL CANE A cura della Dott.ssa Sabrina Giussani

Siamo abituati a pensare che il cane viva una socialità molto intensa principalmente all’esterno delle mura domestiche, al parco o durante una passeggiata, senza considerare in realtà che anche la casa è fondamentale nel processo di costruzione di una solida relazione con la famiglia umana. Pensare “da cane” nella propria abitazione vuol dire disporre tutto ciò di cui il nostro amico a 4 zampe può aver bisogno:

  • Il pasto. Bisognerebbe disporre le ciotole in luoghi riservati, ad esempio in un angolo della cucina in modo tale da poter mangiare e bere indisturbato.
  •  Riposo in cuccia, sempre disponibile, in ogni stanza, di diverse tipologie a seconda delle preferenze del cane.
  • Anche in casa il gioco è importante! Si dovrebbero contenere i giocattoli all’interno di un contenitore con bordi più o meno alti a seconda delle dimensioni dell’animale, così da poter essere presi e usati nei momenti prescelti.
  •  Balconi e terrazzi sempre protetti senza ripiani a rischio arrampicamento, e organizzati con tappetini e cucce per gustarsi momenti di relax.

Gli studi scientifici dimostrano che i cani provano esattamente tutte le sei le emozioni umane di base: rabbia, paura, tristezza, sorpresa, gioia e disgusto. E’ probabile che vivano anche emozioni secondarie complesse come l’odio, la vergogna e la gelosia. I cani ci comunicano tutte le loro emozioni attraverso la postura, la posizione delle orecchie, la dilatazione delle pupille, il sollevamento delle labbra e l’esposizione dei denti, la posizione e i movimenti della coda o i vocalizzi che emette. Ecco perché è importante conoscere il “body language” del cane: ad esempio, occhi socchiusi, viso “sorridente”, orecchie e corpo rilassati esprimono la gioia, al contrario il corpo richiuso con la coda sotto di sé, le orecchie all’indietro e le pupille dilatate sono sintomi di paura.

Per costruire con il proprio cane una relazione di buona qualità è fondamentale comprendere le emozioni dell’animale e supportarlo, ad esempio nei momenti di paura accarezzandolo, rincuorandolo e togliendolo dalla situazione spiacevole. In questo processo di costruzione relazionale sono d’aiuto i feromoni, messaggi rassicuranti che aiutano il cane nell’affrontare situazioni di disagio.

PROTEGGERE L’ANIMALE (E LA CASA) DAI PARASSITI A cura del dott. Guido Ferrari

I parassiti esterni sono uno dei rischi principali per il benessere fisico e la salute di cani e gatti. I parassiti più frequenti sono pulci, zecche, zanzare, flebotomi (pappataci) e nelle zone rurali la mosca canina. Sono un pericolo perché sono ematofagi (si nutrono di sangue mediante morso/puntura), perché il morso/puntura può essere fastidioso e doloroso, ma soprattutto perché possono essere portatori di gravi malattie, alcune zoonosiche (trasmissibili all’uomo). Tra le altre le pulci, oltre a indurre con il morso fastidiose allergie, possono trasmettere malattie batteriche ed endoparassitarie, le zecche sono in grado di trasmettere malattie emoprotozoarie, le zanzare possono trasmettere la filariosi, una malattia che porta allo sviluppo di vermi in sede cardiaca, e i flebotomi possono trasmettere la leishmaniosi.

Le principali e più aggiornate indicazioni da parte dei Parassitologi veterinari per proteggere al meglio i nostri animali sono:

  • La scelta dell’antiparassitario perfetto. La combinazione ideale è data dalla presenza nello stesso prodotto della funzione insetticida, della funzione repellente (perché il parassita non possa mordere/pungere e “fare danni”) e della funzione di protezione dell’ambiente domestico (azione su uova, larve e pupe di pulce) avendo cura di proteggere i nostri amici e la nostra casa per tutto l’anno.
  •  Trattamento antiparassitario e protezione annuale. Recenti dati di mercato evidenziano come più della metà dei cani e dei gatti in Italia non venga trattata neanche una volta all’anno per i parassiti, e una parte consistente di proprietari tratti il proprio cane con un prodotto antiparassitario solo nei mesi più caldi; tuttavia è un errore pensare che i parassiti siano presenti solo durante la stagione estiva. Se, in parte, questo può valere per zanzare e flebotomi, che comunque sono attivi per 7/8 mesi l’anno a seconda delle caratteristiche climatiche del territorio, zecche e pulci sono riscontrabili praticamente durante tutto il corso dell’anno. Le pulci in particolare, vivendo sull’animale e riproducendosi rapidamente, disseminano migliaia di uova (che sviluppano in larve e pupe) che grazie alle temperature domestiche controllate, restano attive e sviluppano nuove pulci adulte in tutte le stagioni. Le forme immature (che rappresentano il 95% della popolazione di pulci) hanno dimensioni piccolissime e si annidano spesso in luoghi poco accessibili e non raggiungibili con la normale pulizia della casa e, potendo persistere a lungo nell'ambiente, possono causare re-infestazioni frequenti.
  •  Attenzione ai parassiti anche in casa! È comune pensare che solo gli animali che passano molto tempo all’aperto, ad esempio i cani che passeggiano più volte al giorno tra i prati o i gatti che vivono in giardino, possano essere attaccati da parassiti. In realtà l’attenzione per una corretta prevenzione deve essere posta anche nei confronti degli animali che non escono mai di casa (es. gatti in città), in quanto noi stessi possiamo essere veicolo di parassiti con i nostri capi di abbigliamento e le scarpe con cui abbiamo camminato all’esterno!

Guarda il video-riassunto dell'evento:

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